Attualità

Wewsswelmann

Leggo che da qualche parte (mi sfugge un riferimento esatto) si tiene un ricordo di Tom Wesselmann (1931-2004), appartenente alla pattuglia degli artisti Pop degli Usa. Non è il più ricordato, dato che  gli è mancato qualche elemento tale da attrarre l’attenzione, come le sculture enormi di Oldenburg  o il puntinato di Lichtentesin, o il ritrattismo di Warhol,  ma la sua maniera di procedere per grandi superfici, come ritagliate per un enorme collage, è degna di attenzione, tanto più che non mancava mai di appiccicarle qualche elemento reale per rinforzare l’immagine. Insomma, era un difensore di soluzioni legate a un certo pitto ricismo, che si rendevano interessanti per il loro gigantismo, e anche per l’abile scelta di motivi di attualità. Era come se ripassasse qualche pittore più conformista, magari il nostri De Pisis, ma con una lente d’ingrandimento che rendeva procaci i suoi nudi, come fosse un visitatore di Parigi, ma con tutta la forza che gli derivava dalla sua appartenenza agli Usa, Insomma, sarebbe un peccato volerlo escludere dalla lista dei Pop che contano, fra l’altro degno di nota era il suo figurativismo estremo, appoggiato  anche alla rutilanza dei colori.  Un caso, insomma, da non dimenticare, che anzi arricchisce la gamma delle soluzioni di cui si è dimostrata capace la Pop Art statunitense

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