Vakerio Adami
Gio Marconi, che mi pare acer ereditato in pieno lo spazio di Via Tadino 15, caro al padre, vi mette in mostra quello che forse è stato il numero uno per il poadre, Valerio Adami, oggi novantenne, tipico rappresentante di una Pop Art europea, del tutto distante da quella roamana di Piazza del Popolo, ispirata piuttosto ai colori sgargianti dei fumetti e di altre manifestazioni popolari, che Adami cominciava col recidere entro confini rigidi, quasi ricavandone delle formelle da mosaico, ma a maglia larghissima. Gli erano compagni altri scelti da Marconi, gallerista quanto mai federe ai suoi amori, si pensi a Emilio Tadini, poligrafo, mescolatore di reminiscenze ricavate da tutto il patrimonio visivo, ma col tempo Tadini doveva rivelarsi eccellente narratore, superiore all’eclettismo dei suoi dipinti. Inoltre Marconi, dopo aver messo alla prova quasi tutti i mei Nuovi-nuovi, si era innamorato di Aldo Spoldi, anche lui in definitiva portato a un ricco gioco combinatorio. Adami continua a far risplendere i suoi colori, forse addirittura insistendo su una scala cromatica sempre più clamorosa man mano che passano gli anni, ma lui insiste nelle sue incorniciature sapienti e sorprendenti.