Attualità

Un nuovo stile della Verasani

Madridda

Ho seguito Grazia Verasani, che dopotutto era entrata nella fortunata compagine di RicercaRE, a cominciare dal romanzo che le aveva decretato successo di pubblico e di media, Quo vadis Baby, con la morte precoce della sorella, ma da quel trauma era nata la Giorgia Cantini, capace di contrastare il passo del giallista numero uno di Bologna e dintorni, Lucarelli, peregrinando anche lei nelle sue indagini attorno alla Turrita .Forse la Nostra ha capito che era ora di cambiare tematica e passo, confesso di non aver letto le sue ultime cose, quindi non so se il cambiamento inizia da questo Hotel Madridda o se era già sato annunciato, ma certo il mutamento è radicale, sembra quasi che anche la Nostra, come tanti altri, sia stata sensibile alle celebrazioni per il centenario della morte di Kafka, o forse basta fare un riferimento al nostro Dino Buzzati. Certo che qui siamo nel clima della surrealtà con quel fantomatico Hotel Madridda (non riesco a capire la vicinanza alla capitale spagnola), triste caseggiato che attrae tanti adolescenti ma per darsi la morte, per tuffarsi dall’alto di quel cupo edificio, anche se la protagonista tenta di dissuaderli, ma anche lei vive in un pessimo destino carcerario  in cui è condizionata da tutto, nel cibo, nei movimenti, in ogni gesto di libertà. Orrida condizione carceraria, in cui però i dati fisici risultano come sfumati e alleggeriti in quanto inseguiti da valori simbolici, anche se pur sempre ispirati da motivi di oppressione. Da un lato, convengo con la Verasani che la miniera del giallo si poteva considerare esaurita, o troppo frequentata, anche in versione localizzata, ma non so se avventurarsi in  questo terreno, che a sua volta è dotato di un’ampia tradizione, sia un passo opportuno e foriero di nuovi e validi traguardi, Ce lo dirà il prosieguo dell’attività narrativa  della Nostra,  attediamo con ansia dove e come si muoverà dopo questi primi passi in una landa per lei inesplorata.

Grazia Verasani, Hotel Madridda, Marsilio, pp. 123, euro 15.

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