Attualità

Pistoletto

Pistoletto, genio dell’invenzione incessante

   Il supplemento letterato della Repubblica, Robinson, la settimana scorsa ha ospitato una lunga intervista a Pistoletto, dove però né l’artista né l’intervistatore hanno toccato il vero motivo della grandezza di questo artista, che sta nel suo presentarsi sempre in termini rinnovati, sfuggendo a quel fenomeno di stereotipia in agguato, di monotona ripetizione non differente che sovrasta quasi tutti i campioni dell’avanguardia storica e recente. Io ho il torto di non avere prestato una particolare attenzione a questa mobilità creativa. Ai tempi della Pop Art gli avevo preferito Gilardi, e anche Ugo Nespolo, anche lui vivace e vario nelle sue mosse, ma  sempre nel canone di compilare come un infinito puzzle, una tarsia policroma, piacevole senza dubbio ma tale da rivelare il meccanismo che la sottende. Forse l’unico momento in cui ho avuto un vero contatto con Pistoletto è stato quando, nel ’69, l’ho invitato, nella mostra Gennaio Settanta, a sperimentare il video, impresa in cui Michelangelo si è comportato da par suo, con una soluzione brillante ed efficace. Poi,  certo, non sono stato insensibile alla Venere degli stracci, in cui un fondo si fondevano i due principi opposti, il poverismo degli stracci e il recupero di una statua da un repertorio museale. Poi ancora, sempre in merito a queste soluzione “povere”, c’era stata la palla fatta anch’essa di stracci e portata quasi in processione,. Poi Pistoletto si era acquattato sulle due dimensioni, ritagliando porzioni di una specie di atlante. Era poi venuta la stagione degli intrecci, come di giganteschi rosari, avvolti su se stessi in volute, a simboleggiare l’infinito. Ora ogni volta che mi accade di arrivare a Milano, Stazione centrale, non posso non ammirare la mela gigantesca costruita come a brani tenuti insieme da una cucitura lasciata in tutta evidenza,. Rispetto a tante soluzioni efficaci e a getto continuo ben poco valgono le riflessioni filosofiche che l’intervistatore ha strappato al nostro arista.

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