Michael Haizer
Gagosian ricorda giustamente Michael Heizer nel suo ottantesimo anno con una mostra di 17 pezzi in cui si riconfermano tutte le proprietà di questo artista, tra i più famosi della Land Art statunitense, assieme a Walter De Maria e a Robert Smithson. Le sue peculiarità erano di scavare dei fossati, ma per carcarli poi di pesi supplementari, oppure di effettuane come dei carotaggi da cui ricavare strisce esili da intrecciare tra loro. Oppure scava direttamente sul terreno ricavandone ghirigori zig-zaganti, tracce sottili e penetranti. Insomma, tutto un interessante lavoro a mezz’ria che costituisce il fascino e anche la coerenza di questo artista, degno davvero di ricordo tra i massimi esponenti della Land Art, ora che questo movimento appare legato al passato e quasi dimenticato. Ma appunto per questa ragione Heizer è del tutto degno di questo ricordo, per la coerenza del suo impegno e anche per le innovazioni che vi ha saputo apportare.