Letteratura

In attesa del Campiello

Naturalmente anche per il Premio Campiello mi accingo a fornire la mia graduatoria della cinquina ufficiaie, che al solito potrebbe essere molto diversa da quella stabilita dal voto di lettori coperti dall’anonimia, su cui peraltro è lecito dubitare, Questa volta si comincia con una nota positiva, in quanto la giurira è riuscita a raccogliere  l’opera di Daniela Ranieri, Stradario aggiornato di tutti i mei baci, di cui, in un mio blog, avevo detto ogni bene possibile, confermando nella mia valutazione della Strega che era il romanzo degno di vincere, o comunque di entrare in competizione stretta con l’ugualmente valida prova di Veronica Raimo. Ma per i selezionatori della Strega era valso l’alibi che questo romanzo straordinario si era presentato troppo tardi sulla piazza, meno male che ora ce n’è stato il recupero da parte del Campiello, Sarà interessante vedere come reagirà un pubblico, dato per non sicuro che si tratti proprio di lettori comuni, i quali potrebbero sentirsi provocati dalle confessioni fuori dai denti, in materia sessuale, in cui si inoltra impavida la Ranieri. Se fosse messa al primo posto, sarebbe una bella prova di maturità da parte dei votanti, ma sono pieno di legittimi sospetti sulla loro capacità di lasciarsi persuadere fino in fondo da una prova così diretta, incalzante, senza ripieghi e vie di mezzo. Poi, beninteso, un posto non di seconda fila lo confermerei per un altro entratao nella cinquina dello strega, Fabio Bacà, con i pregi e i limiti che in quell’occasione avevo notato, Devo ancora leggere i tre altri selezionati, sarà interessante vedere in quale posizione li collocherò, ma ben difficilmente potranno mettere a rischio il ruolo vincente della Ranieri

Standard