Attualità

I figli del vento

I ragazzi che amavano il vento

   Nel recente saggio che ho dedicato ai poeti inglesi del Romanticismo ho mancato di esaminare il volume collettivo intitolato a Shelley e Keats, nonché a Byron, ma devo dire che ho trascurato quest’ultimo dandolo per buono come narratore, come sul fronte tedesco ho fatto per Goethe e Sciller.  C’è però un’ottima  antologia che li lega tutte e tre, a cura di Roberto Mussapi, dove le vicende di Shelley e Keats ricorrono coi loro tragici destini legati al Golfo di Lerici, Byron invece sfugge a quel tragico destino, ma poco dopo paga il suo amore per la libertà dei Greci cadendo a Missolungi. Ma insomma la sua esistenza è piena di vita, di successi, di primati, tutt’altro caso rispetto al destino più miseri dei due compagni nell’antologia. Questo spiega, se non giustififca, la ma trascuranza risetto a quel testo, che preferirei trasferire nella carriera narrativa del vate inglese.

Shelley, Keats,  Byron, i ragazzi che amavno il vento, Feltrinelli, pp. 117, euro 8,50.

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