Ebbene sì, questa volta ho sbagliato le mie solite previsioni sull’esito finale dello Strega: Mi salvo ancora per quanto riguarda la Postorino per cui, seppure con riluttanza, avevo pronosticato un primo posto, se l’è cavata con un secondo posto. Ho asbaglato in pieno sulla vincitrice, Anna D’Adamo, er cui mi ero limitato a pronosticare solo un terzo posto, ma evidentemente ha giocato a suo favore quella morte prematura che ne ha fatto una specie di martire della vita e della scrittura. Ho avvertito subito l’atmosfera a lei favorevole fin dai primi sondaggi. Resto comunque dell’avviso che mettere a confronto due malattie, della madre e della figlia, appesantisca l’opera. Non so bene com’è andata a finire lo scontro tra la Calandro e Canobbio, che però non sono riusciti a inquietare la popolarità raggiunte con la sua morte precoce dalla D’Adamo. Invece, era abbastanza ovvio che la Petri avrebbe scontato la sua strana presunzione di ingaggiare un duello con un maestro di azione, di disprezzo della morte, e di eroismo estremo, come il caso tipico di Saint-Ex