Arte

Grandezza di Raaffaello

Apprendo dal mio solito informatore Artribune che la Cattedrale di Pescia è ritornata un possesso di un capolavoro, la Madonna del Baldacchino di Raffaello. Non sono un esperto in materia, quindi non entro nella storia del dipinto, e dei vari ritocchi e rifacimenti cui è stato sottoposto, ma tutto ciò non toglie che il dipinto riveli la grandezza insuperabile del divino artefice. A occhio direi che è un’opera tarda, della piena maturità romana, dove addirittura le roi s’amuse, si vedano in primo piano i due pargoli che ci ignorano, intenti a passarsi per le mani un qualche tesoretto che li incanta. In alto, il pargolo divino è anch’esso in pieno movimento, tanto quasi da sfuggire all’abbraccio pur amoroso e premuroso di Maria. I Santi ai lati invece di starsene impalati e ieratici sono pure loro in pieno movimento, intenti a riguardarsi, i due di sinistra, impegnati a continuare un loro discorso privato, forse un po’ più rigidi i due di destra, ma anche loro intenti a piegare i capi, a muovere braccia e mani con piena disinvoltura. E anche i pargoli che festeggiano la scena dall’alto non se ne stanno fermi e immobili, ma agitano le braccia come remigando nell’aria., Tutto insomma è movimento, naturalezza, maestria, piena maturità, solo un Tiziano o un Correggio, in quegli anni, potevano tentare di rivaleggiare a tanta disinvo

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