Attualità

Dom. 6-12-20 (DPCM)

Di fronte all’ultimo DPCM, appena emesso, ci sono delle regole accettabili, come per esempio l’imposizione del cosiddetto coprifuoco a partire dalle 22 e fino al mattino. Le principali cause di contagio sono le movidas, gli assembramenti di giovani che all’esterno sbevazzano e fanno festa. Ma perché non fissare allo stesso limite pure l’attività dei ristoranti? Imporne la chiusura alle 18 è uno di quei provvedimenti insensati che dobbiamo al sadismo di Speranza. Io mi ero rallegrato quando se n’era andato dal Pd per eccesso di estremismo, degno di tempi di paleo-marxismo, ma ce lo siamo ritrovati in posizione di comando, quando il ministero della salute, non ancora imperversando il contagio, appariva minore e trascurabile. Ora invece fa di tutto per darsi importanza, per prolungare lo stato di emergenza che gli dà tanta visibilità. Gli fa compagnia il ministro Franceschini, che non si fa minimamente carico proprio delle istituzioni poste sotto la sua tutela, musei, mostre, cinema, teatri, per i quali un coro unanime fa presente come non siano affatto cause di contagio, se si rispettano le norme di sicurezza. E’ stata pure notata la mancata segnalazione, da parte di Conte, di quanto viene riservato a questa categoria di enti, alla faccia di chi continua a proclamare che siamo un Paese fondato su un primato della cultura. Evidentemente Conte ritiene che quella dei musei e affini sia una “entité negligeable” di cui non vale neppure parlare, “ça va sans dire” che se se devono stare chiusi. Altra cosa assurda è mantenere, unici in Europa, il divieto della scuola in presenza. Il tutto rinviato al 7 gennaio, ma se Speranza resta, troverà di sicuro il modo di prolungare la quarantena, tanto utile alla sua immagine. Infine, la questione dei decessi giornalieri. Facendo lo zapping tra le varie reti, devo prendere atto che nessuno degli interlocutori ha uno scatto di rivolta, fino a porre un quesito: quanti sono, nel giorno preso in esame, i decessi dovuti a cause naturali? E questi sono in media con quanto ci dicono le statistiche rispetto alla mortalità negli stessi giorni degli anni passati? Sarei pronto a fare una grossa scommessa, sicuro di vincerla, che i nostri bravi monatti, capeggiati da Speranza, riversano nel numero dei decessi da covid buona parte di quanti se ne sono andati a causa di normali malattie. Ma bisogna pur spaventarci, tenerci sotto uno stato di terrore, visto che nessuno reagisce a una conduzione del genere e chiede di andare a vedere.

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