Dom.7.1.25 (Cecilia Sala)
Il caso del giorno è senza dubbio quello di Cecilia Sala. Strano che nessuno abbia notato l’analogia con un caso lontano nel tempo ma con qualche vicinanza, quando ci fu un attentato a danno di un cittadino statunitense su una nave poi approdata a un porto italiano, e la MP tentò di impadronirsi sul nostro suolo di quel terrorista. Al che Craxi fece prevalere la priorità del nostro governo nel condurre il caso, così ottenendo un pur effimero consenso della nostra sinistra, Anche questa volta ci troviamo a uno scontro con gli Usa che vogliono estradare l’iraniani colpevole di vari reati, mentre appunto l’Iran tiene prigioniera la nostra Sala per concludere il baratto. Se dovessimo aspettare una pronuncia della nostra magistratura che dovrebbe stabilire se il soggetto iraniano è da consegnare agli USA è da estradare o no, dovremmo aspettare un lungo temo morto mentre la Sala ci informa sulle misere condizioni in cui la tengono gli iraniani. Pare che un intervento del ministro Nordio potrebbe ridurre i tempi dando subito l’ordine di scarcerare l’iraniano e di affidarlo all’ambasciata del suo Paese, sfidando le ire degli Usa, peraltro in un momento di debolezza, dato l’intervallo tra le loro due presidenze. Sarebbe la volta del pomposo ministro Nordio di rendersi efficiente