Attualità

Dom. 20-6-21 (eterologa)

Un noto proverbio dice “motus in fine velocior”, allo stesso modo i nostri virologi, che da più di un anno chiamo nuovi monatti, temendo la fine del contagio, sono impazziti, diramano comunicati contradditori, facendo a gara tra loro a chi fa più confusione, e purtroppo ci si mette anche Draghi. Qualche colpa l’hanno avuta anche gli organi ufficiali a cui tutti dovrebbero obbedire, l’Ema in ambito europeo e l’AIFA in quello nazionale, che in effetti avevano lanciato qualche allarme a proposito del ricorso al vaccino Astra Zeneka in rapporto alle fasce d’età. Ma poi si sono ricreduti, e l’ultima pronuncia dovrebbe fare testo, quel vaccino è valido per tutte le età, i casi di conseguenze negative sono statisticamente irrilevanti, ci sono più pericoli a viaggiare in auto o in aereo, per non parlare dei vagoni delle teleferiche, e anche dei classici vasi di fiori che ti cadono in testa. Semmai, questa la loro ammonizione, diffidiamo della vaccinazione eterologa, sulla cui validità non abbiamo ancora dati sicuri. Ma invece i nostri virologi, purtroppo con Draghi in testa, continuano a insinuare sospetti sull’Astra Zeneka, se usata per i giovani, arrivando a consigliare proprio il ricorso all’eterologa, cioè ad assumere in seconda battuta un vaccino diverso, per maggiore sicurezza. Questa volta aveva ragione il tanto vituperato governatore della Campania, De Luca, a voler escludere proprio la pratica eterologa perché non sostenuta da conferme irrefutabili. Sento dire addirittura che un povero disgraziato che volesse ricorrere all’eterologa dovrebbe rilasciare una accettazione a proprio rischio, o farsela fare dal medico curante, pratiche con un unico effetto, di far fuggire via qualche cittadino perplesso da tanta irresolutezza. Insomma, i virologi ce la fanno a seminare ancora caos e sconcerto ad ogni passo.

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