Dom. 19.5.24 (ciclism0)

Oggi mi prendo una vacanza da temi impegnativi per affrontarne uno all’apparenza leggero, ma non privo di qualche possibile  risvolto sociologico.  Il ciclismo  è l’unico sport che seguo davvero, forse perché da adolescente l’ho praticato seppure in modo  dilettantesco, ma avendo nel mio curriculum una Bologna-Cattolica, luogo della nostra villeggiatura e da lì a san Marino. Mi posso pure vantare di essere riuscito a fare a Bologna la durissima salita dell’Osservanza. Ero pure uno sfegatato ammiratore di Coppi, di cui portavo al collo una medaglietta commemorativa. Poi ho ammirato Pantani, e deprecato il modo ingiusto di farlo fuor con una inutile accusa di essersi drogato, cosa  cui nessun campione di ieri come di oggi riesce a sottrarsi. Ora possiamo contare solo su Ganna, ma purché la strada resti piana e scorrevole. Uguale destino colpisce i nostri confratelli transalpini, i Francesi, non abbiamo  campioni di rilievo, se si eccettua i nostri confratelli francesi, che non so più da quanto tempo non riescono a vincere il Tour. Una risposta appunto di carattere sociologico potrebbe essere che i nostri giovani non vogliono più faticare ma preferiscono starsene sdaiati sul divano, il che varrebbe se a sostituirli  ci fossero i sudamericani, provenienti da Pesi sottosviluppati e bisognosi di guadagnarsi da vivere. Ma ci sono i campioni che vengo da Paesi non proprio sottosviluppati, come la  Slovenia di Pogaciar e la Serbia dii Rajovich, magari anche loro provenienti da Paesi non al massimo delle entrate. Ma poi c’è pure il belga Evenepoel, e campioni olandesi e danesi. Sono anni che noi non vinciamo una Milano-Sanremo, e le classiche delle Fiandre sono appannaggio dei corridori di quelle parti.  Eppure la folla c’è, al passaggio della carovana del Giro, e lo stesso si dica del Tour o della Vuelta. E allora, come spiegare questa astinenza? Frutto del caso, o di qualche ragione socio-economica da prendere in considerazione? Anche per cercare se a tanta mancanza di esiti ci può essere qualche rimedio.