Attualità

Dom. 16.6.24 (europee)

Dom. 16.6.24 (europee)

Ovviamente  oggi è inevitabile dare un giudizio sulle elezioni europee. Direi che il dato più impressionante e sconvolgente è il forte astensionismo, ha votato solo un elettore su due, con calo numerico di quasi tutte le liste, anche se naturalmente questa assenza di voti non ha consentito una qualche seria modificazione di quanto era già risultato dalla precedenti elezioni politiche, con minimi cambiamenti di cui andrò a parlare, Evidente quindi che si confermi il quadro delle forze in campo, con il prevalere dei Fratelli d’Italia della Meloni, però sempre più concentrati nel triangolo reazionario Dio Patria Famiglia. In fondo, a votarli è quella nostra maggioranza silenziosa, anche se numericamente ridotta, che nei decenni  passati si è sorbita Mussolini, senza bisogno di repressioni da parte del regime, e a ben vedere Mussolini è caduto per errori suoi, se avesse seguito l’esempio del collega in dittatura Francisco Franco sarebbe morto, temo, nel suo letto, designando come suo erede qualche rampollo di Casa Savoia, un Vittorio Emanuele III o un Emanuele Filiberto. Per noi diventare repubblica e darci una costituzione democratica avrebbe implicato tempi più

lunghi. Non so se per nostre fortuna o disgrazia Mussolini si è distrutto da solo con la fatale alleanza con Hitler, seguito anche nella orribile campagna antisemita. Andate a leggervi i romanzi di fantapolitica stesi da Brizzi, che appunto immagina un Mussolini tanto abile da abbandonare Hitler al momento buono e da rovesciare il fronte delle alleanze. Tornando a noi, purtroppo la Meloni, nonostante i suoi utili atteggiamenti di underdog e di donna del  comune, è una perfetta continuatrice di questo clima tossico, un candidato come Vannacci, che pure è stato l’ancora di salvezza di Salvini, sarebbe sato più indicato come candidato all’insegna del fatale triangolo dei Fratelli d’Italia, Dio Patria e Famiglia. L’unica novità è venuta dal partito di Bonelli e  Fratoianni, mentre Renzi e Calenda si sono suicidati con le loro mani insistendo nel litigio personalistico,  mentre se unificati si sarebbero posti a un  passo dai  Cinque Stelle. Purtroppo non vedo come riusciremo a uscire da questa tragica situazione,  che ha visto nei giorni scorsi atti di autentico squadrismo in parlamento ai danni di un deputato reo solo di aver ostentato il tricolore nei confronti dei parlamentari della destra, che davvero con la legge delle autonomie regionali minano alle basi l’unità del nostro Paese. Purtroppo lo abbiamo consegnato alla destra-centro sia col famigerato Rosatellum, sia con la rinuncia di Draghi, forse stanco del difficile equilibrio che era costretto a mantenere nel governo. Quanto  alla legge elettorale, Meloni e compagni non vorranno certo rinunciare a  un sistema che premia le alleanze, e loro sono capaci di essere coesi di fronte al discrimine. Ci vorrebbe da parte delle sinistre una  uguale capacità di fare il cosiddetto fronte largo, di unificare le sparse membra  che darebbero loro una maggioranza di seggi, ma ce la faranno, riusciranno a trovare un federatore capace di compiere questo miracolo?

Standard