Ancora sul pasticciaccio brutto del corona virus, che poi è ormai una tragicommedia dalle infinite complicazioni. Forse, a dire il vero, sta proprio avvenendo quella propagazione di bollini rossi capace di darci ragione, di dimostrare che qui in Italia siamo stati i primi della classe, ad avere il coraggio di assumere misure draconiane per fronteggiare la peste. Resta però l’interrogativo di fondo, perché proprio noi siamo stati vittime di questa invasione senza pari, non abbiamo commesso in merito qualche sbaglio? Ci sarà da indagare in proposito, a bocce ferme. E resto dell’avviso che ci distinguiamo per una solerzia degna di miglior causa. Prendiamo per esempio il conteggio “ad personam”, a singole unità, che ci perseguita in ogni ora del giorno circa l’implacabile crescita dei contagiati, in cui battiamo ogni concorrenza. Qualcuno ci vuole dire come si conteggiano i “positivi”? E’ l’effetto di una autodichiarazione, priva di controllo? Non credo che ci sia una schiera di diligenti monatti che ad ogni esternazione dei singoli circa un loro supposto stato di contagio, si affrettino a recarsi a domicilio per effettuare un tampone, che poi richiederebbe alcuni giorni per dare un esito. Se poi questi supposti positivi si recano ai pronto soccorso, commettono un gesto indebito, a meno che non siano in stato grave, da sottoporre subito a trattamenti di emergenza. Altrimenti, dovrebbero essere redarguiti e rimandati a casa. In definitiva, un medico dello Spallanzani di Roma ha dichiarato che l’80% dei contagiati se la cava con pochi giorni di ritiro domiciliare, e che la cosa non è molto peggiore di una pesante influenza. Resta poi il computo dei morti, ma ho invocato più volte che ci venga detto il numero statisticamente medio dei deceduti in ogni periodo invernale, solo su questa base, se risultasse un consistente incremento, si potrebbe incolpare il malefico influsso del morbo incondito. Quanto ai trasporti e al loro blocco, non si potrebbe far ricorso a quei dispositivi, pare di esito quasi immediato, che sono in grado di rilevare uno stato febbrile? Si dice che un sintomo sicuro del contagio sia una febbre superiore ai 37 gradi e mezzo. Si era detto di aver applicato questi congegni miracolosi alle prime avvisaglie del contagio, ma applicandolo alla cieca, a ogni arrivo in aereo, invece che concentraci a isolare i provenienti dalla Cina. Ma ora se ne potrebbe fare un uso appropriato ad ogni arrivo di viaggi in treno o in aereo, e perfino sui mezzi del trasporto urbano .
Trovo poi vergognoso che, mentre si sospendono servizi essenziali, e si pretende perfino di arrestare il lavoro in fabbrica, non si proceda a chiudere le borse, questo per permettere agli speculatori di tutto il mondo di continuare a fare i loro sporchi giochi. C’è da strabiliare che solo ieri si sia deciso, almeno, di sospendere quel vero e proprio latrocinio che consiste nel vendere allo scoperto titoli che non si possiedono, determinandone la caduta di valore, e poi riacquistandoli per coprire lo scoperto a prezzi ridotti, così lucrando un enorme profitto. In proposito altra volta, sull’”Unità”, quando ancora usciva, mi ero permesso di proporre qualcosa di temerario: dividere le azioni, utili senza dubbio per consentire al pubblico di partecipare al finanziamento delle aziende quotate in borsa, in una parte vincolata, con resa dei conti, dei profitti e delle perdite solo annuale, e una parte invece da lasciare ai giochi degli speculatori. Ciascun acquirente potrebbe così compiere una ragionevole scelta, se affidarsi a un andamento annuale, nel bene e nel male, o se partecipare a una specie di gioco alla roulette.