E’ incredibile e vergognosa la gazzarra seguita all’esito delle elezioni in Sicilia, esito scontatissimo che io stesso, l’ultimo e meno titolato dei commentatori, nel mio domenicale del mattino del giorno elettorale avevo potuto prevedere. Del resto, fin dai primi exit poll, alle ore 22 di quella domenica, le previsioni date dal TG7 di Mentana erano vicine al risultato finale, e mai il pur bravo direttore della Sette ha condotto una trasmissione più inutile e priva di motivi di interesse. Meglio avrebbe fatto a non rinunciare, il lunedì dopo, a darci il solito sondaggio sulle intenzioni di voto, ma a livello nazionale, nei cui confronti i risultati siciliani sono quasi del tutto irrilevanti, mai hanno costituito un attendibile prologo a esiti successivi di più vasta scala, E quando saremo di fronte a questi, si deve sperare che la quota dei votanti si innalzi, mentre si sa che in Sicilia questa è stata scandalosamente bassa, inoltre chiaramente inquinata da collusioni di mafia o di clientelismo. Insomma, è veramente stupida, o malintenzionata, la protervia con cui i commentatori si sono affrettati a trarre sinistri auspici nei confronti del futuro politico di Renzi. Neanche male se questi venissero dai partiti avversi al Pd, ma la vera vergogna della sinistra è quella di maggiorenti che non accettano mai i verdetti interni, sempre pronti a metterne in discussione gli effetti, nel caso specifico, sempre pronti, dall’interno, a mettere Renzi sulla graticola. Al momento, nulla può porre a rischio la leadership renziana, ma certo questo vale fino all’esito delle elezioni nazionali. Quando questo ci sarà, se gli dovesse essere sfavorevole, allora sì che la sua supremazia entrerebbe in discussione. In merito, come mi è già avvenuto di dire, è stolto fare i conti come se i capetti delle varie frazioni della sinistra, compreso l’ultimo arrivato Grasso, fossero capaci di trascinarsi dietro nel voto le sparute schiere dei loro aderenti. Nel segreto delle urne potranno compiersi aggregazioni, attrazioni verso il principio di dare un voto utile. Il popolo della sinistra sa ragionare meglio delle teste d’uovo dei commentatori patentati.
Da notare quanto sia stato stupido, supino il conformismo che ha portato a rieleggere Visco alla Banca d’Italia, così tagliando le gambe alla commissione parlamentare guidata da Casini, che pure sta mettendo in luce le magagne di controllori che non hanno controllato. Non era proprio possibile prorogare la conferma di Visco, non era saggia la mozione renziana volta a non assolverlo prima del tempo?