Attualità

Dom. 10-5-20 (Bellanova)

Ho deprecato l’uscita di Matteo Renzi dal Pd, e considero sbagliata la creazione del partitino di Iv, che potrebbe non superare la soglia di sbarramento a prossime elezioni. Ma Renzi resta la migliore testa pensante dell’intera sinistra, nelle sue varie articolazioni. Chi ha letto (ma qualcuno l’ha fatto?) i miei attacchi ai nostri sussiegosi virologi, da me definiti come una schiera di “nuovi monatti”, può ben comprendere che sono del tutto d’accordo con lui nel riaprire il più e il prima possibile negozi al dettaglio, bar, ristoranti, eccetera, naturalmente rispettando alcune condizioni di sicurezza, come l’uso di mascherine, il rispetto delle distanze s e così via. Ma dobbiamo superare il ricatto dei “nuovi monatti” che ci minacciano agitando la possibilità che il virus abbia nuove impennate. Non lo si può escludere, ma bisogna andare a “vedere”, come nel gioco del poker, e non ritirarsi spaventati come loro pretenderebbero. Fra l’altro, vado insistendo nei miei domenicali che c’è un sistema sicuro per verificare i “positivi”, consistente nel termoscanner, di cui si dovrebbe fare un uso sistematico in ogni ingresso, di mezzi di trasporto, di uffici, di negozi. Se questo strumento rivela una temperatura al di sopra dei 37,5, vietato entrare, la persona torni a casa in quarantena. Ma può essere un portatore asintomatico, ci dicono i virologi, che certo non deflettono al primo ostacolo. Pazienza, vuol dire che se l’asintomatico attacca il contagio a un vicino, questo a sua volta risulterà affetto da un’alta febbre e non “passerà” al controllo del temoscanner. Tutti gli altri mezzi attorno a cui i nostri monatti si affannano sono di difficile applicazione, non parliamo delle famose “app”, che a quanto pare sono già scomparse dall’orizzonte, o dei prelievi di siero dai guariti, da iniettare come vaccini nei passibili di contagio. Quanto poi ai tamponi, resta un mistero sapere a chi vengono fatti e con quale criterio.
Un altro merito di Renzi è di avere al suo fianco la Bellanova, come ministro dell’agricoltura, cui si deve riconoscere il merito di aver suscitato un motivo di autentica sinistra grande come una casa, la copertura con norme sia sanitarie sia di equo compenso dell’infinita turba degli immigrati, schiavizzati nelle nostre campagne, e anche di badanti e persone di servizio, che magari tanti rigorosi officianti di sinistra si sono affrettati a mandare a casa, stante il lock down. E’ una vergogna dei sindacati non aver abbracciato questa causa nobilissima, Landini metta via la sua aria di padreterno, di Mosè che possiede le tavole della legge per la difesa del lavoro. Egli difende solo il lavoro inteso in termini corporativi, quello che si fa nelle fabbriche, e soprattutto da parte di impiegati statali e relativi pensionati. Gli altri, mi è stato spiegato, non sono iscritti a uno dei tre sindacati, e dunque non hanno diritto a essere tutelati. Per fortuna ci sono figure come la Bellanova che assumono questo compito sacrosanto.

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