Attualità

Dom. 1-10-23 (i conti con Berlino)

Questa volta do ragione alla Melloni e a tutto il governo di centro-destra, è giusto prendersela con Berlino e con il via libera che la Germania consente a una serie di navi private battenti la sua bandiera di incrociare le acque nei pressi della Libia o della Tunisia, vale in proposito il sospetto che esista un tacito accordo con gli scafisti, che mandano al largo fragili imbarcazioni destinate al naufragio, ma confidando nel recupero da parte di quelle navi, cui oltretutto dovrebbe essere concesso di far sbarcare i loro naufraghi nei nostri porti più vicini. A questo modo, ovviamente, non si possono combattere gli scafisti e la loro mala genia. E’ corretta la via presa dall’attuale governo di cercare di impedire che i migranti prendano il mare, corretta invece la politica di persuadere la Tunisia a costituire un’area di accoglienza dei migranti, un succedaneo della Ellis Island dell’altro secolo.. Perché questo non accade? Forse noi, e dietro di noi la UE, non abbiamo pagato il giusto prezzo per ottenere un privilegio del genere? Sarebbe un grave torto, tale da annullare la bontà del progetto, Interessante anche il tirarsi indietro di Macron, dicendo che spende già un mucchio di soldi nelle sue ex-colonie africane per cercare di creare delle occasioni di lavoro ai loro abitanti rendendone inutile la fuga verso l’Europa, Sarebbe il medesimo progetto che la Melloni pone all’insegna di un Mattei-bis, ma campa cavallo, per attuare un simile processo di industrializzazione delle ex-colonie ci vogliono decenni, e dunque al momento urge creare dei campi di accoglienza provvisoria, da cui far provenire quanti migranti servono per rimpinguare le nostre necessità, Ma la Melloni e compagni sbagliano, quando insistono sulla misura del rimpatrio obbligatorio di chi non dimostri di essere fuggito per ragioni politiche e non puramente economiche. Sappiamo bene che questi rimpatri forzati non funzionano, del resto, una volta che questi migranti siano stati valutati abili, ne abbiamo tanto bisogno per rimpinguare i nostri posti lavoro e le nostre culle, il che vale anche per gli altri Paesi dell’Europa, invece che innalzare inutili barriere.

E visto che oggi sono in buona col governo attuale, ripeto che Salvini, inaccettabile per tanti aspetti, ha del tutto ragione nel volere il ponte sullo stretto di Messina, credo che noi abbiamo tutte le competenze per fare quanto esiste in tanti altri Paesi del mondo, anche in aree sismiche, basti pensare a San Francis

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