Attualità

Come fermare l’immigrazione e altro

Il massimo problema dei nostri giorni è come reagire all’immigrazione per via di mare sulle famigerate barche degli scafisti. Si potrò dire che ancor più grave è la minaccia degli attentati, ma contro di questi non c’è alcun intervento lungimirante e a largo raggio che tenga, bisogna solo rafforzare la vigilanza e incrociare del dita, evitando di dire cose assurde come quella che saremmo in guerra, ma contro chi, e dove starebbe il nemico in armi? Ritornando alla questione degli sbarchi, ripeto quanto ho già detto più volte, in forza di un elementare buon senso.Il primo punto è che bisogna fermare l’ondata immigratoria, ritengo del tutto possibile che, attraverso servizi di intelligence, di sorveglianza satellitare o affidata a droni, le nostre navi, con l’aiuto di altre dell’eurozona, che a ciò non sembrano rifiutarsi, si facciano trovare al limite delle acque territoriali impedendo il passaggio delle barche. Non vedo perché questo dovrebbe essere considerato un atto di guerra, e poi, anche in questo caso, contro chi, contro quale governo legittimo della Libia? Si dirà che gli scafisti si affretterebbero a buttare in mare il loro carico, che ovviamente andrebbe recuperato con ogni cura, ma in seguito i battelli abbandonati, magari dopo attenta perlustrazione a bordo, potrebbero essere affondati. E soprattutto, si dovrebbe diffondere la sensazione che non si passa più, magari anche con ricorso a volantinaggio e ad altre modalità di diffusione della notizia.
Una volta cessata l’ondata immigratoria, o molto ridotta, credo che non sarebbe più un problema irresolubile al momento dare ricetto alle migliaia di profughi, senza pretenderne uno smistamento, difficile se non altro per aspetti logistici, in altri Paesi. E non si parli di riportare i poveri immigrati alle loro terre d’origine, notoriamente questi hanno bruciato i ponti alle loro spalle, non troverebbero nessuno ad accoglierli, a dargli ospitalità, e dunque ce li dobbiamo tenere, e curarne il reinserimento oculato, con calma, sia nella nostra forza lavoro come in quella dei Paesi confinanti. Non si dica che questi innesti sarebbero contro i nostri disoccupati, si sa che questi preferiscono la disoccupazione a certi lavori ingrati, che vengono assunti solo dai nuovi diseredati, e dunque averne una quota controllata fa bene, è quasi necessario per la nostra economia, l’ha detto perfino un destrorso come Ernesto Galli della Loggia
Mi comporto come certi emendamenti tutto fare del governo, quindi ficco qua dentro altre osservazioni che riprendono quanto da me già detto su altri argomenti. Finalmente la Consulta ha ragionato nel modo giusto, ha decretato che, sì, il blocco dell’adeguamento degli stipendi degli statali è illegittimo, ma non ha affatto preteso che il governo si accolli i miliardi di arretrati, ha accettato cioè il criterio che questo alto organo non è affatto indipendente ma deve commisurare le sue delibere agli interessi generali della nazione senza metterne a repentaglio gli equilibri. Spicca quindi ancor più grave la pronuncia di appena poco fa dove il solo presidente col suo voto valido il doppio ha voluto infierire, imporre un gravissimo provvedimento destabilizzante per l’intera nazione. Nessuno degli infiniti talk show da cui siamo afflitti ha osato dirci quale sentimento di vendetta, e contro chi, abbia indotto quel presidente a quel gesto infame e vergognoso.
Infine, siamo ancora all’intento di crocifiggere Renzi per certi esiti delle recenti consultazioni regionali e comunali. Se si parla del presidente della Campania De Luca, non si vede in che cosa la sua sorte sia distinta da quella del sindaco di Napoli De Magistris. Se lui è ancora al suo posto, non si capisce perché invece il suo dirimpettaio debba essere condannato alle dimissioni a furor di popolo. Se si dice che la sinistra Pd ha bocciato solennemente Renzi attraverso l’astensione, non si vede perché non siano andati a votare per Casson, candidato sindaco a Venezia e appartenente all’ultrasinistra. In quel caso, ahimé, c’è da temere che la sinistra moderata abbia reso pan per focaccia contro quelli come Cofferati che in Liguria con rara pertinacia hanno affossato la candidata renziana.

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