Si avvicina l’assegnazione del Premio Campiello, quindi come d’abitudine mi accingo a fare in merito le mie sceelte. Vedo che nella cinquina ci sono due pezzi da novanta, Silvia Ballestra e Tommaso Pincio. Il pubblico generico dei votanti a quel premio darebbe una ennesima prova di insensibilità agli autentici valori letterari se si lasciasse scappare dalla vittoria finale uno di questi protagonisti, [...]
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ELP
Mi trovo in presenza di un mattone senza capo né coda, Elp di Antonio Mancini, la cui luce viene solo dal nome di Rocco Schiavone, per il solito effetto oggi tanto frequente che l’attore portanome della vicenda in uno sceneggiato televisivo spesso domina assai più del suo omonimo nella scrittura, Anche in questo caso quando incontro il nome di Schiavone il cuore mi si apre alla speranza, so [...]
Bussola
Credevo di aver trovati un libro giusto, perfino nel titolo, quello di Matteo Bussola intitolato a Un buon poso in cui fermarsi. E così è, almeno a stare al promo racconto, Infatti una sorprendente novità di quest’opera è di essere costituita da delle specie di racconti abbastanza distribuiti tra loro. Ben intonato il primo, dove infatti si narra di tre amici che, stanchi [...]
Cassar Salvi, romanzo inerte e statico
Non so per quale miracolo il romanzo di Cristina Cassar Scalia, La banda dei carusi, sia in testa nella graduatoria dei più letti, io l’ho trovato di una monotonia e staticità quasi esasperanti. V’è all’inizio un delitto doppio, la vittima risulta lacerata da due forconi, uno agitato con nano debole, forse femminile, l’altro con più energia, da mano maschile, E per il resto della vicenda [...]
Hi sbagliato le previsioni sullo Strega
Ebbene sì, questa volta ho sbagliato le mie solite previsioni sull’esito finale dello Strega: Mi salvo ancora per quanto riguarda la Postorino per cui, seppure con riluttanza, avevo pronosticato un primo posto, se l’è cavata con un secondo posto. Ho asbaglato in pieno sulla vincitrice, Anna D’Adamo, er cui mi ero limitato a pronosticare solo un terzo posto, ma evidentemente ha giocato a [...]
Petri, non puoi rivaleggiare con Saint-Ex.
Tra me e Romana Petri esiste un curioso rapporto di scambi in Sono stato un assiduo sostenitore del gruppo cosidetto dei Nuovi Fututisti, per i quali non ho mai mancato di precisare che coglievano una derivazione dal secondo Futurismo, quello romano di Balla, con alle spalle il fido scudiero Depero. Ho avuto perfino la fortuna di fare un loro mostra nella casa madre, nello stesso Museo Depero [...]
Gentile, sono troppe le cose che ci salvano
Confesso di aver acquistato con un certo favore Le cose che ci salvano di Lorenza Gentile, scoprendo al solito con molto stupore che quella era solo l’ultima uscita di una numerosa produzione, salutata anche da una messe incredibile di premi, Ho già detto cje i premi locali, una volta diretti alle mostre d’arte, ora si rivolgono ai prodotti narrativi. Il titolo, per la sua [...]
Di Giovanni, sorelle un po’ sconclusionate
Maurizio Di Giovanni è un’ape industriosa che non cessa di operare, quali che sino i risultati della sua alacre officina. Io personalmente ho molto am Maurizio De Giovanni è un’ape industriosa, non si stanca di ato la serie dei Bastardi di Pizzofalcone, soprattutto attraverso i filmati televisivi che ne sono stati tratti, con un’ottima compagnia di caratteristi, tra [...]
Murgia, “accabadora” di se stessa
Non sono stato certo favorevole a Michela Murgia quando nel 2010 ha ottenuto un notevole successo con “Accabadora”, una storia ricavata dal folclore della sua Sardegna, dove da tempo immemore si ricorre ai mali uffici di una mammana per far uccidere un ammalato terminale che provoca solo disagi ai suoi familiari. Ma in quel caso sussisteva un netto distacco tra l’autrice, immersa nel nostro [...]