In genere passo i miei Natali a Urbino, città d’origine di mia moglie, e non manco mai di fare una visita al Palazzo Ducale. Quest’anno vi ho trovato una bella sorpresa, l’esposizione della “Venere” detta appunto di Urbino, l’opera famosa di Tiziano nata da quelle parti, da cui però era stata allontanata, ritornandovi solo ora, provenendo dalla sua sede definitiva, gli Uffizi di [...]
Category Archives: Arte
Il Racconto rosso di Matteo Montani
C’è senza dubbio un ritorno alla pittura, che si esprime in tanti modi, in genere fuori dalla vecchia disputa tra astratto e figurativo, partecipando piuttosto all’attuale clima di eclettismo, all’insegna, come amo dire, del concetto stabilito da Deleuze e Guattari di “plateau”, di una sorta di spazio intermedio sospeso tra tante correnti opposte che si bilanciano. Un valido protagonista [...]
La rivincita di Carlo Corsi
Da qualche tempo vengo aggiungendo delle integrazioni alla magra maglia con cui, nella mostra in Palazzo Fava, ho tracciato la storia della Bologna dopo Morandi. Così ad esempio a Carlo Corsi (1879-1966) sono toccati solo due dipinti, troppo poco per raccontare adeguatamente l’unico artista che si può opporre, in tutta l’epoca tra le due guerre, al dominio morandiano, diversamente incontrastato. [...]
Zandomeneghi, impresssionista di complemento
Ci sono dei luoghi espositivi che mettono tristezza, solo a pensarci, per la certezza di vedervi cose inutili, retrive, già esposte tante altre volte in precedenza. Uno di questi è il Palazzo Zabarella di Padova, in gara con il San Domenico di Forlì, a chi ci faccia vedere spettacoli di cui faremmo a meno ben volentieri. Di questo genere è “L’impressionismo di Zandomeneghi”, ora propostoci [...]
Wolfango, pittore ad “alta fedeltà”
Non ho mai seguito l’artista che si firma Wolfango, ma ora che se ne festeggiano i novant’ani compiuti è giunto il momento che anch’io gli dedichi una dovuta attenzione, come del resto ho fatto riservandogli uno spazio, per quanto limitato, nella rassegna globale visibile al Palazzo Fava sulla “Bologna dopo il 1945”. A farmi prendere le distanze da questo artista non era certo il suo [...]
Beecroft: i volti in primo piano
Non sono mai stato molto favorevole a Vanessa Beecroft (1969), per lo meno finché il suo modo di fare arte consisteva in sfilate di modelle denudate, disposte a schiera, non si sa bene per quale scopo. Con una certa conflittualità interna, rispetto alla causa del femminismo, di cui si suppone che l’artista sia una sostenitrice. Ma quello non era forse un modo di mercificare la presenza della [...]
Le ottime ceramiche di Sissi
Sono stato molto contento ieri, sabato 19 novembre, entrando alla mostra che la Galleria Maggiore ha dedicato a Sissi, nell’ammirare la sua splendida produzione ceramica distesa sulla lunga parete frontale. E dire che in definitiva in questi giorni anch’io ho scommesso sulle ceramiche della nostra artista esponendone, nella mostra su “Bologna dopo Morandi”, il precedente più cospicuo [...]
Mancini, superbo post-impressionista
Anche la visita virtuale di questa domenica non mi porta molto lontano da casa, mi basta giungere a Milano, Galleria Bottegantica, dove si vedono valide rassegne dedicate al nostro Ottocento, cui anch’io in passato ho attinto per averne consistenti prestiti di capolavori. In questi giorni vi si può ammirare una bella rassegna dedicata a Antonio Mancini (1852-1930), con un numero conveniente di [...]
KIrkeby: rizomi nel sottobosco
Il viaggio virtuale della domenica oggi ci porta non lontano dai patrii confini,
in una delle città del Canton Ticino fiorite di musei d’arte, a Mendrisio, buona terza accanto a Lugano e Locarno, dove ora si può ammirare una rassegna completa del danese Par Kirkeby (1938). Egli è appartenuto all’ondata sorta a metà dei ’70 in piena rivolta contro il clima troppo rarefatto e [...]
Ghermandi: la leggerezza del gesto
Nella mostra a Palazzo Fava, “Bologna dopo Morandi”, tuttora in atto, non ho potuto dedicare molto spazio alla scultura, appena un’opera a testa per i due nostri maggiori rappresentanti in tutta la scorsa metà del secolo, Luciano Minguzzi (1911-2004) e Quinto Ghermandi (1916-1994), in sostanza due vite parallele, ma il primo ebbe il coraggio di lasciare Bologna per trasferirsi a Milano, dove [...]