La visita virtuale di questa domenica la compio alla GAMEC di Bergamo, coi limiti che certo inficiano la mancanza di un contatto diretto, ma con una buona possibilità di ragionare nella sostanza sui contributi dell’artista presentato. Intanto, vale la pena di commentare il titolo stesso di quel museo, che sorge proprio di fronte alla Accademia Carrara, gloriosa sede di una collezione di maestri [...]
Category Archives: Arte
Le ceramiche aggressive di Barcelò
Temo di non essermi mai occupato di Miquel Barcelò (1957), che pure è forse l’artista spagnolo più valido e forte emerso negli ultimi decenni. Una buona occasione ora mi è offerta dal Museo Internazionale della Ceramica (MIC) di Faenza che ne presenta una mostra di prodotti in terracotta e simili. Il tratto rilevante di Barcelò è che sembra collegarsi alla migliore stagione spagnola del [...]
Gillick: un brillante cromatismo spaziale
Tra i musei italiani dediti alle ultime tendenze mi pare che solo il Madre di Napoli si muova con bella intensità e frequenza, mentre altri contenitori di uguale importanza al momento dormicchiano, dal Castello di Rivoli al Mart di Rovereto al Mambo di Bologna, forse per mancanza di fondi. Purtroppo non mi è facile recarmi in visita a quanto propone il museo partenopeo, sia per limiti fisici di [...]
Preraffaelliti, la fortuna di un copyright
Sembra che gli editori interessati al business della vendita di cataloghi di mostre abbiano assunto una schiera di perlustratori dei vari pechenini e bignamini alla ricerca di nomi grossi cui dedicare una qualche esposizione, al di fuori di particolari scadenze cronologiche, e soprattutto di circuiti internazionali capaci di assicurare un numero adeguato di capolavori dai vari musei, con conseguente [...]
La grande parabola di Kounellis
E’ patetica la pretesa di artisti e galleristi di partecipare dalla porta di servizio alle grandi mostre internazionali, montando baracche effimere ai lati, come fragili imbarcazioni accanto a navi di lungo corso. Questo succede per esempio alla Biennale di Venezia, ma tra una folla di eventi minori e precari, è pur vero che alcuni emergono e chiedono di essere considerati. Di questa natura [...]
I giardini incantati di Arshile Gorky
La veneziana Ca’ Pesaro dedica un’ampia retrospettiva ad Arshile Gorky (1904-1948), uno dei massimi esponenti della Scuola di new York, direi dell’importanza di un Pollock e di un De Kooning, forse ancor più coerente e lineare di loro. Come il secondo, era anche lui un profugo dal Vecchio Continente, ma giunto negli Usa molto dopo, e ancora in giovane età, 1920, per sfuggire alla persecuzione [...]
Un Fontana incendiario e tellurico
Anna Coliva è un eccellente funzionario dei nostri beni culturali, da tempo ottimamente preposta alla direzione della romana Galleria Borghese, da cui la si era voluta rimuovere non so bene per quale pretesto. Anzi, il suo operato sta a dimostrare quanto fatua sia stata la riforma imposta dell’ex-ministro Franceschini che è andato a pescare tra stranieri le persone da mettere alla testa dei [...]
Fontanesi, paesaggista principe dell’Italia transpadana
Reggio Emilia celebra nel modo giusto un suo concittadino, Antonio Fontanesi (1818-1882), che si può considerare il nostro paesaggista principale per quanto riguarda le province transpadane, Piemonte e Lombardia soprattutto, un risultato a cui la città natale, a dire il vero, non poteva contribuire molto. Però, nella sua lunga carriera, ci fu davvero una stagione spesa a casa, lavorando a quello [...]
De Chirico:quando passato e futuro vengono a coincidere
Qualche giorno fa ho visitato alla GAM di Torino la mostra molto stimolante intitolata “Giorgio De Chirico. Ritorno al futuro”, ben curata da Lorenzo Canova e Riccardo Passoni. Come appare subito, il sottotitolo è ossimorico, o meglio, i due sostantivi che vi sono sbandierati si elidono fra loro, il “ritorno” allude a un passo indietro nella storia, mentre il “futuro” significa una [...]
Una Biennale, nonostante, il Direttore, senza dubbio interessante
Che dire allora di questa 58ma Biennale d’arte di Venezia, e soprattutto del suo direttore, l’inglese Ralph Rugoff? Credo che si debbano mescolare giudizi positivi e negativi, questi secondi in numero decisamente superiore, a cominciare dal titolo stesso, “Possiate vivere in tempi interessanti”, che come minimo è un truismo, o una battuta di ironia, spero consapevole. Ci mancherebbe altro [...]