La milanese Galleria Invernizzi annuncia una mostra dedicata a Rodolfo Aricò (1930-2002) per il prossimo settembre. Mi sono occupato molte volte di questo artista, ma vale la pena riparlarne, per il coraggio che ha avuto di districarsi, sul finire dei ‘50, da una situazione ambigua quale era il realismo esistenzialista patrocinato dal critico Kaisserlian, che non riusciva a costituire una [...]
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Gianni Caravaggio, imponderabili
Tra gli utili richiami, sotto forma di interviste, che “Artribune” dedica ad artisti affermati c’è stato pure, qualche giorno fa (13 luglio) quello a Gianni Caravaggio, nato nel 1968, ora quindi ultracinquantenne. L’ho seguito con attenzione e consenso fin da quando esponeva alla Kaufmann nella sede molto stretta che questa gallerista di punta aveva a Milano, via dell’Orso, in cui si [...]
Loris Cecchini, transizione a un mondo soffice
La mia solita fonte, “Artribune” del 23 giugno scorso annuncia che, accanto alle mura di Prato, è stata innalzata una scultura di Loris Cecchini (1969, anni 53). La cosa mi fa molto piacere, dato che ho seguito con interesse e sempre con giudizi positivi questo artista, forse il caso più recente è stato proprio per una sua installazione nel grande parco di sculture all’aperto creato da [...]
Batoni ha la schiena dritta
Mi pare di aver letto da qualche parte che Lucca celebra con qualche dipinto un suo figlio, Pompeo Batoni (1708-1787). La cosa merita un commento in quanto con questo artista si chiude una situazione che ci aveva dato tanto lustro in Europa, quella che si compendia nel termine di barocchetto, dove a dire il vero il diminutivo ci sta male, dato che al contrario è una piena, esuberante dimostrazione [...]
Kiefer a Venezia
Qualche tempo fa avrei puntato su Anselm Kiefer come numero uno tra i Tedeschi Neuen Wilden, preferendolo a Georg Baselitz, monotono col suo pittoricismo che sembrava tentare disperatamente di riacquistare un motivo di originalità presentando le sue figure capovolte, piedi in su, teste in giù. Ora ho cambiato parere, tanto è vero che in una mia recente pubblicazione che dovrebbe uscire nei Postmedia [...]
La miracolosa carriera di Tiziano
Mi sembra che la Galleria Borghese di Roma abbia finalmente adottato il criterio giusto di come acquisire, seppure momentaneamente, capolavori tali da incrementare le proprie già cospicue raccolte. Tante volte in passato il direttore di turno voleva partecipare al giro tondo delle grandi mostre, e dunque conficcava in un contesto già troppo pieno di capolavori una serie di opere di qualche nome [...]
Pezzi e le sue bende dal doppio uso
Devo al solito ad Artribune la notizia di una ricomparsa in scena di Paola Pezzi (1963). Credo di aver contribuito, parecchio tempo fa, al suo lancio, dopo la scoperta di un cacciatore di talenti come Franco Toselli. Ora, che ricompare con una personale in un luogo che non conosco, mi pare confermi in sostanza il suo linguaggio, che è fatto di due componenti. Per un verso c’è in lei quasi l’istinto [...]
Biennale, che disastro i padiglioni nazionali
Dopo un discorso generale sugli spazi curati direttamente dalla Alemani, che sono il nostro Padiglione centrale e buona parte delle Corderie, con un buon apprezzamento di molte delle artiste presentate, valido ritratto del fare arte oggi, passo a esaminare i vari padiglioni stranieri, premettendo che ne ho fatto una visita molto parziale, date le mie attuali precarie condizioni deambulatorie. [...]
Una Biennale di fuoco
Confesso di essermi recato a questa Biennale con molti pregiudizi, per il carattere “nepotista” della nomina della direttrice Alemani, moglie di un precedente direttore. Per il pessimo titolo dato all’intero evento, con due parole cui sono allergico, “latte” e “sogni”; per lo sbandieramento di indigeste artiste surrealiste da lasciare dove stanno, la Carrington e Leonor Fini. E in [...]
Perché cancellare l’istituzione musei?
Il Sindaco di Bologna Lepore annuncia sulla stampa locale (con riscontro anche su Artribune) di aver sciolto l’istituzione musei. Ricordo a malincuore che quella era stata una utile conquista di Concetto Pozzati, il nostro più noto artista dai Settanta in su, quando oltretutto era stato assessore alla cultura, sempre del Comune bolognese. Si pensi che fino a quel momento le delibere prese dal [...]