Alessandro Ferri, noto con lo pseudonimo di Dado, è dagli inizi del nuovo secolo uno dei maggiori protagonisti italiani di un fenomeno di grande attualità, la “street art”, che a sua volta è parente stretta dei Graffitisti newyorkesi, capeggiati da Keith Haring e Jean-Michel Basquiat, e addirittura dei Muralisti anni Trenta, dai Messicani ai nostri Novecentisti guidati da Mario Sironi. [...]
Author Archives: Renato Barilli
“Il Verri” ci ricorda che la poesia deve far male
La gloriosa rivista “Il Verri” pone il suo ultimo numero, il 72, all’insegna de “La poesia fa male” in cui si riconosce subito un grido di battaglie delle avanguardie vecchie e nuove, che sta nel prendere la poesia “in gran dispitto”. I conformisti di tutte le stagioni la prendono per il verso dritto, la accarezzano, chi si oppone procede alla rovescio, come ci aveva esortato Corrado [...]
Dom. 9-8-20 (Speranza)
I miei pochi lettori sanno che nelle puntate precedenti avevo inalberato il detto, riferito ai virologi, ovvero ai nuovi monatti, “finché c’è contagio c’è speranza”. Stranamente mi era sfuggita l’identificazione col nome di Speranza, ministro della salute, e dunque ora sono ben lieto di rovesciare la frase, dichiarando che “finché c’è Speranza (al ministero), c’è contagio”, [...]
Importanza di Boltraffio
Un incontro con l’amica e collega Carla Bernardini mi fa scoprire, con molta vergogna, che due anni fa mi era sfuggito un convegno su “Leonardo a Bologna”, dove a dire il vero la presenza del grande artista nella città felsinea non ha dato frutti eccessivi, ma non così quella di Giovanni Antonio Boltraffio, cui proprio la Bernardini ha dedicato un saggio approfondito, con un ottimo corredo [...]
Una nuova valida prova di Frascella
Di Christian Frascella mi ero già occupato all’uscita del suo “La sfuriata di Bet”, 2011 con recensione positiva su “Tuttolibri”, da cui poi sono stato espulso per indegnità. Ora confermo il gradimento, in questo mio blog a ruota libera, a proposito del recente “L’assassino ci vede benissimo”. A tutta prima mi si potrebbe obiettare che con queste sue prove Frascella entra nella [...]
Dom. 2-8-20 (distanziamento)
Commentando i fatti del giorno. Rinvio di Salvini a processo. Nessuno può dubitare del mio sinistrismo, di socialdemocratico da sempre e di attuale iscritto al Pd, ma ho già detto in passato che male ha fattoi il giustizialismo dei tempi di Mami pulite ad abolire un istituto millenario come l’immunità, che a Roma interessava i tribuni della plebe e in seguito, in genere, nei parlamenti di [...]
Premio Michetti 71: un buon assortimento di coktails
Sono ben lieto che la 71° edizione del Premio Michetti sia stata affidata a Guido Molinari, per me è quasi un atto di giustizia, in quanto con lui, e con Guido Bartorelli, che spero possa a sua volta curare una prossima edizione del Premio, avevo gestito varie rassegne, intitolate Officine o, con qualche sicumera, Biennali dei giovani, dove molte delle proposte venivano da loro. Io stesso, [...]
Maraini, un trio insostenibile
Ho conosciuto Dacia Maraini alla corte di Alberto Moravia, cioè nell’appartamento del tutto borghese che aveva nel quartiere Prati, a cui fui ammesso per il fatto che, tra gli esponenti della neoavanguardia, dichiaravo di stimarlo, al pari del resto del numero uno del nostro gruppo, Sanguineti, mentre per gli altri era un idolo da abbattere. Io ne avevo parlato bene nella “Barriera del naturalismo”, [...]
Dom. 26-7-20 (banchi)
Ma allora, la “patente”, di Paese massimamente sfigato, l’ Europa ce l’ha data, con esito miracoloso, forse con concessioni che non conosco bene ai Paesi “frugali” per convincerli ad avere pietà di noi. Ora la palla rimbalza dalla nostra parte, col problema di come affrontare la montagna di soldi in arrivo. Che peraltro non arriveranno troppo presto, da qui il dilemma se nel frattempo [...]
Viva l’Impressionismo tedesco!
Confesso che questa mostra sugli Impressionisti Tedeschi avrei voluto curarla io, e ci ero andato vicino, in quanto era stata offerta al dittatore culturale di Bologna, Fabio Roversi Monaco, per la sua sede principale di Palazzo Fava, ma lui aveva temuto che riuscisse ingrata al pubblico felsineo, preferendo offrigli un prodotto più consacrato alle nostre tradizioni quale il Polittico Griffoni, [...]