Diamo soldi alla Turchia?
La mia voce è troppo flebile per ottenere una risposta a un quesito cruciale, l’Unione europea dà ancora soldi alla Turchia perché eriga una sponda contro gli immigrati proveniente da Est, dalla Siria soprattutto? E se sì, perché i nostri i governanti non pretendono di ricevere una somma equivalente, col che si porterebbe sistemare a dovere l’onda di profughi provenienti dai Paesi nostri dirimpettai, Tunisia e Libia, senza andare a ideare quel balordo progetto albanese. Il che ovviamente si intreccia col problema dello ius da concedere a questi nuovi arrivati, la soluzione giusta sarebbe lo ius soli, quello che gli Usa accordavano quando avevano bisogno dele forse generose dell’immigrazione dai nostri Paesi, allo stesso modo che noi oggi avremmo bisogno delle braccai e soprattutto della prolificità di chi arriva da di là del Mediterraneo. Ma il traguardo dello ius soli è lontano, neppure la sinistra quando era al governo si era sentito di appoggiarlo apertamente e soprattutto di tentare di realizzarlo in Parlamento, ora ci si potrebbe accontentare dello ius scholae, c’è però da chiedersi come vivrebbero i figli degli immigrati in quella decina di anni studi scolastici che verrebbero richiesti per condurli, ma apopunt se fosse l’Europa a farsi carico delle spese per alloggiare e nutrire decentemente i loro genitori al loro arrivo sul nostro suolo il problema sarebbe risolto. Così invece siamo sottoposti alle lungaggini e ai dibattiti inconcludenti cui assistiamo impotenti in questi giorni.