Viva Kamala Harris
Naturalmente sono molto felice della discesa in campo di Kamala Harris. Con Biden la partita contro Trump era perduta per evidente inferiorità di salute del difensore dei Democratici, con lei invece le parti si invertono, ora lei è la giovane concorrente che può rinfacciare per conoscenza diretta di tutti i torti e i soprusi di Trump, peggiorati se possibile dalla scelta del suo vice. Se ci fosse una logia, Kamala dovrebbe vincere trascinandosi dietro i giovani, le donne, i ladinos, le comunità degli immigrati, però sappiamo bene che il meccanismo elettorale degli USA è complicato, anche la Clinton credeva di avere vinto e a livello numerico aveva surclassato il rivale, ma il voto per stati cancella il criterio numerico, quindi lo scontro resta aperto e incerto più che mai. Confermo il mio parere dell’altra settimana, quello contro Trump è sato un attentato da parte di qualche fonte a lui ostile, ma meglio così, che lo scontro tra i due contendenti sia davvero affidato all’arma del voto, anche se così zoppicante secondo le regole degli USA.