Attualità

Il vero e il falso Bbill Violas<

Bill Viola

Giunge la notizia della morte di Bill Viola. In realtà era un cavallo di ritorno, quindi era inutile scimmiottare ka pronuncia inglese, Vaiola, in quanto si era firmato presso di noi, come collaboratore di Carmen Gloria Bicocchi, cui si deve aver creato nei primi ’70 un precoce centro video, di cui Viola era una specie di segretario, il che spiega il fatto che i suoi primi video fossero quasi tutti ispirati dai capolavori dell’arte toscana, soprattutto dei Manieristi, ripresi nelle loro pose storiche ma con abbigliamenti in panni attuali, Credo che questo sia stato il meglio della produzione  del nostro artista, che poi ha voluto strafare, assumendo dimensioni catastrofiche, come  per esempio quella di immergere le sue figure sotto una profluvie di acqua cascante, o in  altre situazioni che gli potessero garantire la fama frattanto acquisita di numero uno dell’arte video. Una nomea che personalmente non mi ha mai convinto, tanto è vero che non gli ho dedicato un dossier specifico  nei miei protagonisti, preferendogli l’artista sudafricano Kentridge, dai procedimenti molto più semplici, coerenti e lineari. Devo però ammette che la glorificazione concessa appunto a Viola dalla Università di Bologna se non sbaglio nel 210, mi ha dato l’impulso per rilanciare i miei videoartisti, ritenuti non da meno, infatti del 2011 ho presentato quella che si può considerare davvero una protagonista della categoria, Marina Abramovic, che si è presentata nell’aula magna del nostro Ateneo riproponendo sette rifacimenti di altrettante performance. Da allora non ho più smesso di presentare ogni anni qualche personaggio che avevo ospitato nelle Settimane internazionali della performance, del ’77, devo dire con esiti qualche volta eccellenti, altre volte un po’ memo. Ora come ora non so bene se continuerò o chiuderò questa mia attività di recupero, vinto dai guai dell’età avanzante.

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