L’animo umano. Dom. 17-12-23

Il mio argomento di oggi è di alto tono, forse sfiora la retorica, in quanto si riferisce a una attitudine permanente del nostro animo, per cui potrebbe valere l’aureo detto latino expellas furca, sed tamen usque recurret. Ce ne sono due esempi lampanti, abbiamo tutti simpatizzato con la causa degli Ebrei, mossi da orrore per lo sterminio di cui sono stati vittime sotto il regine nazista, con l’assurda, insensata complicità del Fascismo. Roba che avrebbe dovuto vaccinare per sempre il popolo istraelita dal seguire atteggiamenti del genere. Eppure, benché in scala minore, sono divenuti i persecutori dei Palestinesi, perfino nei territori che in apparenza gli avevano lasciato, la Cisgiordania. E seguiamo con orrore la legge del taglione che stanno applicando alla striscia di Gaza, sterminandone la popolazione, o trattandola esattamente come i loro compagni di fede venivano martoriati nei ghetti europei. Passando a una dimensione di fatti privati e di reazioni non collettive, ma individuali, vediamo che si perpetua l’eccidio da parte di maschi in preda alla gelosia nei confronti di loro compagne, uccise nei modi più  barbari. Non valgono dunque esempi di efferatezza, pubblica o privata, condannati a suo tempo, i misfatti si ripetono, c’è un Caino in noi che non riusciamo a estinguere.