Venendo all’inevitabile tema del conflitto tra Israele e Hamas, voglio sperare che gli interventi di Biden e altri abbiano convinto Netanyau a rispettare i diritti dell’umanità, cioè a ridare acqua, luce, cibo agli abitanti della striscia di Gaza, Quanto all’inevitabile intervento militare, direi che la via migliore è quella dell’invasione di terra, i bombardamenti aerei non sono intelligenti come si vorrebbe, fanno vittime alla cieca. Mentre in un intervento terreste le truppe israeliane, intanto, potrebbero scartare dalla vendetta o dalla ritorsione tre categorie, bambini, donne, anziani, che magari nel cuor loro parteggiano per Hamas, ma senza poter abbracciare armi, e dunque li potrebbero lasciare al loro posto, ridandogli il necessario per vivere, Quanto ai maschi, potrebbero deportarli tutti in attesa di una attenta cernita per decidere se appartengano ad Hamas o meno, intanto rendendoli innocui. Resta il problem,a degli ostaggi. Se si applicasse il criterio di qualche anno fa, dello scambio di un solo soldato israeliano contro 1.500 palestinesi, non ci sarebbe soluzioni possibile, ma uno scambio alla pari, tra gli ostaggi israeliani e palestinesi in carcere, potrebbe essere più equo e possibile. Si