Attualità

Dom. 5-12-21 (Von der Leyen)

Una volta tanto la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha fatto la cosa giusta e davvero unificante consigliando che tutti i Paesi della comunità adottino l’obbligatorietà del vaccino. Io l’ho già detto varie volte, non averlo imposto nel nostro Paese è stato fonte di guai, lasciando praticabile la variante dei tamponi, che si presta a critiche evidenti, ponendo l’obbligo di farli a ripetizione, e il quesito di chi li debba pagare. Anche la green card si dovrebbe intendere soltanto come un documento che si limita ad attestare l’avvenuta vaccinazione. Fra l’altro, si è commessa una dimenticanza incredibile che nessuno ha rilevato. Quando ci si è messi a parlare di un super-green card, nessuno ci ha detto che differenza ci sia rispetto a quello già esistente e d’obbligo, e neppure come lo si acquisisca. E dunque, priorità al vaccino, e la green card solo come attestato che questo è avvenuto, allo stesso modo che la patente di guida auto dispensa di andare a verificare se quel certo utente si è presentato alla visita di conferma. Lasciamo perdere il rito sostitutivo dei tamponi, con le sue tante varianti di tempo e di modalità per procurarselo, nonché di spesa. Giusto infine che i no vax siano impediti di fruire delle tante occasioni in cui potrebbero infettare i legittimi possessori di una avvenuta vaccinazione.

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