Attualità

Dom. 20-3-21 (il Pd ora)

Oggi mi sento indotto a perorare la causa del Pd, a cui mi sono iscritto tardivamente, appena due anni fa, agendo da bastian contrario quale sono inguaribilmente, per reagire alla sconfitta patita nelle lezioni di quel momento. Ora purtroppo è stato danneggiato dalle dimissioni del segretario Zingaretti, che ha coperto la sua debolezza e inadeguatezza sputtanando, a giustificazione, il suo partito, e anche a copertura delle sue mancanze, Lo ha accusato di essere troppo attaccato alle poltrone, ma ritengo che questo avvenga in ogni partito, tocca appunto a chi lo governa tenere a bada gli appetiti dei sottoposti, E poi, c’è stata l’altra accusa, di essere lacerato da troppe correnti, il che invece è forse una condizione fisiologica di un vero partito democratico. In fondo, pure la Dc era lacerata da correnti, ma è rimasta al potere per un abbondante mezzo secolo, e anche il PCI, almeno negli ultimi tempi, era tutt’altro che monolitico. Il compito dell’attuale segretario Letta sarebbe di riunire le sparse membra, temo però che egli sia inadatto a un compito senza dubbio difficile. Ma facciamo il conto, non si vede perché i membri della dissidenza LEU debbano rimanere fuori, ora che il cattivo Renzi se n’é andato, Ho sentito l’altro giorno in un talk il candido Bersani a snocciolare incomprensibili ragioni per rimanere diviso dalla casa madre. E come mi è capitato di dire, l’unica colpa vera che rinfaccio al da me amato Renzi è di essersene andato fuori, avendo il pieno controllo del suo gruppo di parlamentari, anche rimanendo dentro il Pd avrebbe potuto manovrarli come voleva. Perfino Calenda, se l’attuale corso del Pd fosse deciso a non leccare più il deretano ai Penteastellati, potrebbe rientrare, smettendo di fare, come a suo tempo Vendola e poi Pisapia, il dissidente alternativo pronto ad annunciare grandi svolte, che poi risulta incapace di praticare. Se sommiamo tutti questi pezzulli allontanatisi dalla casa madre, risulterebbe una percentuale di consensi superiore a quella attuale della Lega. Ci vorrebbe dunque l’opera di un bravo federatore. Purtroppo temo che Letta non ne sia capace, e che si limiterà a far “slittare” la barca cercando di evitare scogli e attriti. Ma pazienza, abbiamo tanto tempo davanti a noi, e nessun temibile rivale, dai Cinque Stelle in crisi alle fatue Sardine.

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