Oggi voglio parlare da un semplice fatterello capitatomi nei giorni scorsi, quando mi sono presentato a un bancomat vicino a casa per ritirare dei soldi.. Come ormai avviene per quasi tutti questi apparecchi, il loro accesso è posto all’interno di stanze e non sulla strada. Quello del mio caso era vigilato da un inserviente che con un termoscanner mi ha preso la temperatura, verificando che questa non eccedeva il limite consentito e dunque mi ha fatto entrare. Io ho apprezzato molto questo intervento semplice e diretto, addirittura arringando, all’uscita, i pochi altri in attesa di accedere a loro volta, predicando che quello è il mezzo giusto da adottare, rapido, di facile applicazione. Come infatti mi pare che stia accadendo alle stazioni ferroviarie e ad ogni altra via di comunicazione. Naturalmente la genia dei virologi-monatti non si arrende facilmente, è pronta a obiettare che io in quel momento potevo essere un positivo asintomatico, pronto ad attaccare il mio contagio a qualche vicino, ma la risposta di buon senso è che questo tale a sua volta, se infettato, dovrà raggiungere lo stato febbrile di allarme ed essere bloccato a qualche ingresso e condannato ala quarantena. Non escludo certo questa misura precauzionale, come pure l’uso di mascherine, ma solo in locali chiusi. Di rimbalzo, mi si permetta di dire di nuovo qualcosa di male del nostro pur riverito, con plauso unanime, Presidente Mattarella. Ho assistito al concerto del lunedì 1° giugno avvenuto ai Giardini del Quirinale, preceduto da una allocuzione presidenziale. Naturalmente ovvia, io avrei potuto anticiparla per scommessa, nei luoghi comuni, anche se ammetto che da quella posizione ufficiale è ben difficile scostarsi, E poi, che dire del concerto, con una scelta sofisticata di brani, da musica da camera, per una preziosa congrega di fini amatori. Inoltre, perché quel vuoto, era possibile, data la vastità dello spazio, invitare una campionatura di pubblico, pour obbligandolo a rispettare le distanze di sicurezza. Magari ci poteva stare proprio una selezione di medici e infermieri, poco dopo premiati con giuste onorificenze. Ma la fantasia, l’estro fanno difetto al nostro smorto Presidente, peraltro non molto diverso per questo aspetto da altri suoi predecessori, solo Napolitano a suo tempo è stato capace di compiere un gesto di coraggio, e proprio per questo ora è soggetto ad attacchi. Purtroppo l’opinione pubblica italiana è pronta a lodare i comportamenti neutri, banali, retorici, e invece a infierire contro chi abbia tentato di cambiare qualcosa, vedi i Craxi e i Renzi, e beninteso Napolitano stesso, a lungo anche lui bolso e neutro, poi all’improvviso vigile, pronto a gesti audaci.