Attualità

Dom. 9-6-19) (repetita)

Ho tentato di far giungere a qualche personaggio influente del Pd la mia ipotesi di un contratto di governo tra Pd e M5S, ma senza ricevere alcun riscontro. Eppure continuo a pensare che questa sia l’unica via da percorrere per la salvezza del nostro Paese. A questo punto mi pare che i vari commentatori in cattedra si sono persuasi che Salvini non ha nessuna intenzione di far cadere il governo, hic optime manebimus, con i Pentastellati da usare come uno stuoino ai suoi piedi, afflitti dalla paura, loro sì, di andare a nuove elezioni che li decimerebbero, mandando a casa la maggior parte dei loro deputati. Salvini-Di Maio, allacciati in un mortale abbraccio, rischiano di trascinarci verso il default, insensibili ai vari motivi di crisi, e anzi intenti a peggiorare la situazione, ora anche con l’assurda invenzione dei mini-Bot, che ricordano tanto le AMlire con cui le truppe americane di liberazione-occupazione si facevano mantenere da noi nell’immediato dopoguerra. Una cosa che mi manda in bestia è che tutti continuano a lodare il presidente Mattarella, a dichiararlo unica nostra speranza, mentre a mio avviso, come ho detto tante volte, lui è all’inizio dei nostri guai, avendo permesso lo scellerato contratto Salvini-Di Maio, e anche ora se volesse potrebbe soffiare sul fuoco, costringere ad andare verso una salutare crisi di governo, e per giunta con la coscienza tranquilla che esiste una maggioranza alternativa, come del resto lui sapeva bene e lo sapevano perfino i commentatori dopo l’esito disastroso delle elezioni del 4 marzo. Ora invece tutto tace, nessuno osa accennare a questa possibile soluzione. Forse il Pd è contento dell’ipotesi di andare crescendo di qualche punticino, per parecchie tornate elettorali a venire, lasciando che attorno a noi imperversi la bufera.

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